sabato 24 febbraio 2007

eccomi qua

Con qualche malanno, due tre acciacchi, ma eccomi qua nel multiforme mondo dei blog, e chi non ci prova ad averne uno?
Romperò il ghiaccio a forza di padellate roventi, a chi piace la frittata apprezzerà:
si lessano 3 patate sbucciate in acqua salata, nel frattempo si dividono i tuorli di 6 uova dagli albumi, si salano e sbattono a forchetta i primi in una scodella capiente, il bianco invece va montato a neve separatamente. Quando le patate sono cotte si tagliano a dadini e si aggiungono ai tuorli assieme ad abbondante parmigiano (o pecorino) grattuggiato, del prosciutto a dadini e dell'erba cipollina o prezzemolo sminuzzati. In una padella larga (meglio se di ferro!) si fa soffriggere una cipolla affettata finché non si ammorbidisce, poi si unisce al resto. Per ultimi si aggiungono gli albumi, a cucchiaiate. Il tutto si versa nella stessa padella del soffritto e si fa cuocere a fuoco lento con un coperchio largo sopra. Per girarla: quando la frittata si è rassodata, si poggia un piatto del diametro più largo della padella a mo' di coperchio e lo si tiene premuto con una mano, con l'altra si gira la padella prendendola per il manico (per l'operazione meglio avere delle presine o guantoni da forno...), poi si fa scivolare la frittata dal piatto alla padella e si finisce di cuocere. La frittata si può anche fare al forno, in un tegame.
Montando gli albumi viene molto gonfia e soffice, ma a chi piace più soda può sbattere tuorli e albumi insieme con la forchetta.
Buon appetito!